Rotaract Senise-Sinnia: né barbari né aquiloni
Il 9 ottobre scorso, con la visita del Governatore Auciello e la consegna della Carta fondativa al Rotaract Senise-Sinnia, il club ha vissuto uno dei momenti più intensi dell’anno rotariano.
Intanto, ascoltare il Governatore, confrontarsi con lui e assorbirne la visione e le idee, raccoglierne i suggerimenti e le lodi è stata un’immersione profonda nell’esperienza rotariana.
Ci siamo lasciati con l’impegno ad implementare l’effettivo ed a puntare ancora di più sui giovani, immaginando un percorso di Interact anche qui a Senise perché, come ci ricorda il motto del Governatore, il Rotary è futuro.
La Presidente del club, Maddalena Chiorazzo, ha ripercorso il tragitto che ci ha portati ad essere un club ben radicato nel territorio ed ha illustrato i prossimi progetti del club, dalla campagna contro la poliomielite a quella contro il morbo di Alzheimer, alla battaglia per la prevenzione dei tumori e a quella contro lo spreco alimentare.
Eppure l’impressione più duratura e la traccia più intensa l’hanno lasciata in noi i giovani rotaractiani che provenienti da tutto il Distretto, guidati dalla RRD Aurora la Torre, hanno voluto celebrare insieme a noi rotariani la nascita del nuovo club Rotaract presieduto da Marianna Melfi.
Il rapporto tra generazioni può essere conflittuale, anzi, se vogliamo, è naturale che lo sia perché ogni nuova generazione si riconosce in valori suoi propri, si identifica nel gruppo di individui che, vissuti nello stesso periodo e segnati dagli stessi eventi, condividono l’esperienza del presente e la prospettiva sul futuro.
Eppure, il rapporto Rotary-Rotaract rappresenta un’eccezione nella dinamica conflittuale tra le diverse generazioni e, almeno per una volta, non ci sono né barbari né aquiloni.
Infatti, i rotaractiani hanno saputo ben assimilare i tesori e le chiavi del linguaggio rotariano, gli ideali e le aspirazioni che muovono la famiglia rotariana. Allo stesso tempo, i rotariani sanno che i giovani rotaractiani non sono aquiloni che prima o poi spezzeranno il filo; i rotariani sanno che i giovani rotaractiani sanno già volare in autonomia, non hanno bisogno di fili perché hanno già radici solide, ben piantate in un terreno fertile e fecondo.
Il mio non è un mero auspicio.
Basta ascoltare le parole della Presidente Marianna Melfi: “Amicizia, condivisione e servizio: questi i valori fondanti e la ragione stessa dell’essere Rotariano e Rotaractiano. I soci del club sono donne e uomini liberi, che credono nei valori umani più autentici e vogliono mettere a disposizione degli altri le proprie competenze, partendo dal proprio territorio. Ciò che accomuna i Rotariani e i Rotaractiani è la volontà di condividere il tempo, le capacità, l’esperienza, per proporre idee, realizzare progetti che consentano di affrontare le più disparate problematiche sociali ed umanitarie, con entusiasmo e dedizione: nonché condividere il carico degli impegni, all’interno del club, ognuno con la sua disponibilità al servizio, la sua attenzione agli altri, la sua capacità di fare squadra.”.
Tra le tematiche che il Rotaract Senise-Sinnia intende trattare si segnalano l’inclusione sociale, il disagio sociale e la consapevolezza ambientale da affrontare attraverso tre progetti che ruotano tutti intorno allo sport e alla promozione e valorizzazione della relazione sport/giovani.
Il legame tra le generazioni è stato ampiamente rimarcato dalla Presidente Melfi che ha ricordato l’impegno e la dedizione profusi, anche in questi anni di crisi pandemica, dal Past President del Rotary Senise-Sinnia, Domenico Totaro, che ha voluto coinvolgere amici più giovani in un percorso di passione per il territorio, di aspirazione agli alti ideali rotariani e di amore per il servizio.
Un sincero ringraziamento per l’impeccabile organizzazione di una giornata di amicizia sulle sponde della diga del Monte Cotugno va ai due Prefetti, Silvana Petruccelli, ormai una esperta maestra del cerimoniale rotariano, e Felice Berardi, un giovane ricco di empatia che ha saputo mettere tutti gli ospiti a loro agio.
“Il figlio può essere un barbaro.
Senza l’opera di trasmissione dei significati della vita, da una generazione all’altra, le nuove generazioni saranno solo dei barbari accampati nel nostro territorio.
Non capiranno, non conserveranno e non trasmetteranno più niente di quello che ha alimentato la vita dei loro avi…” Antoine de Saint Exupéry
“I figli sono come aquiloni…
Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri,
presto impareranno a volare.
Infine sono in aria: gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne…
Giorno dopo giorno l’aquilone si allontana sempre di più
e tu senti che non passerà molto tempo
prima che quella bella creatura spezzi il filo
che vi unisce e si innalzi,
come é giusto che sia, libera e sola.
Allora soltanto saprai
di avere assolto il tuo compito.” Erma Bombeck
Senise, 14 ottobre 2022
Italo Grillo
Presidente Commissione Immagine e Comunicazione
Rotary Club Senise-Sinnia