Comunicati StampaComunicazione
Auguri Rotary 120 Anniversario

Quando pensate al Rotary, in prima battuta, non pensate alla grandezza dei numeri, alla sua storia ormai più che secolare, alla sua diffusione in ogni angolo della Terra.
Pensate, invece, ad un giovane avvocato proveniente dal Vermont e ammalato di nostalgia, che si aggira una domenica del 1905 fra la folla anonima e animata di Chicago.
La nostalgia del Vermont custodisce le radici culturali e sociali dell’Europa trapiantate in America, l’animazione di Chicago racchiude la proiezione dell’America verso il futuro, l’avventura, il crogiolo dei popoli, la Frontiera, la propensione alla trasformazione e all’innovazione.
Paul Harris era lì quella mattina e portava con sé, dentro di sé, una valigia di tradizione e di sentimento ma anche la sua forza giovanile di cambiamento.
Il Rotary, che superficialmente dall’esterno può apparire l’immagine stessa dell’immobilismo e del conservatorismo, nasce, invece, in questo magma di fermenti sociali e culturali e fa propria una filosofia il cui focus è il concetto di evoluzione e di trasformazione.
Ma tutto iniziò anche perché Paul Harris si sentiva solo in una grande città e cercava amici.
L’avvocato originario del Vermont, giunto nella grande metropoli, sperava di riunirsi in compagnia di un gruppo di professionisti, animati da quello stesso spirito di amicizia che si forma spontaneo nelle piccole città.
Il sogno diventa realtà il 23 febbraio 1905, quando Paul Harris, Gustavus Loehr, Silvester Schiele e Hiram Shorey si sono riuniti nell’ufficio di Loehr, la Stanza 711 dell’Unity Building, nel centro di Chicago.
E questa è la prima data ufficiale della riunione del Rotary. Solo successivamente i quattro amici, cui se ne aggiunsero presto altri, decidono di chiamare il nuovo club “Rotary” in seguito all’idea di tenere le riunioni in diversi posti, a rotazione.
Il resto è storia.